L’opinione di Giolli veniva condivisa da Franco Ciliberti, intellettuale attento alle nuove forme d’arte, che dimostrò stima per questo giovane rivelandone le qualità. Dopo la scomparsa di questi critici e dopo aver trascorso un breve periodo in un gruppo di artisti uniti nel movimento della “Rotonda”, contemporaneo di “Corrente”, Rognoni, che nel 1946 sposa Mariuccia Noè, viene sostenuto dal gallerista Bruno Grossetti titolare della Galleria dell’Annunciata di Milano presso la quale esporrà per oltre trent’anni a partire dal 1949 / ’50. In questo ambiente stringe rapporti di stima e di amicizia con il filosofo Dino Formaggio e intellettuali come Adalgisa Denti e Luigi Rognoni (suo omonimo) entrambi fondatori di case editrici piccole ma d’avanguardia (M. A. Denti e Minuziano). Frequenta altri artisti e poeti quali Salvatore Quasimodo e Alfonso Gatto e, appassionato di musica, segue con interesse le nuove forme compositive dodecafoniche grazie al carissimo amico Riccardo Malipiero. L’architetto Giò Ponti è interessato ai lavori di Rognoni e lo invita alla VII Triennale di Milano per la realizzazione di bozzetti. Di rilievo l’incontro con l’imprenditore Giovanni Botta, appassionato di disegni, incisioni ed ex libris che gli commissiona un imponente lavoro illustrativo di alcuni tra i principali capolavori della letteratura europea (I Promessi Sposi, la Divina Commedia, le Poesie di Carlo Porta, Don Chisciotte, I Miserabili). L’eccezionalità consiste nel fatto che i testi venivano copiati a mano dallo stesso Botta e da Rognoni illustrati poi direttamente su carta da disegno di grande formato, seguendo pagina per pagina, per essere poi rilegati elegantemente in esemplari unici. I disegni, il cui numero è elevatissimo poiché i volumi illustrati sono oltre venti, sono stati eseguiti in gran parte ad acquerello. |